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Destinazioni

L'altopiano ibleo

Una montagna di odori, sapori, siti archeologici e tradizioni.


L’altopiano degli Iblei, che ricade nel territorio della provincia di Siracusa, è fonte di continue sorprese: segni di pietre ed acque, panorami mozzafiato in una natura pressoché incontaminata. È un fiorire di pietre e preziose cittadine: Ferla, Cassaro, Sortino, Buccheri, Buscemi, Palazzolo Acreide e Canicattini Bagni. L’area iblea è meta ideale per tutti coloro che vogliono immergersi nella natura, desiderosi di conoscere o semplicemente riscoprire i saperi ed i sapori di un tempo che, in queste zone, sembra essersi fermato.

Alcuni comuni (Ferla, Cassaro e Sortino) sono stati inseriti nella World Heritage List dell’Unesco. Nel loro territorio, infatti, ricade Pantalica, necropoli preistorica in un sito in parte ancora misterioso: ben cinquemila tombe a grotticella si aprono sulle pareti scoscese del canyon solcato dal fiume Anapo come un alveare. Lì, sulle tracce dei Siculi, è possibile percorrere sentieri tra rocce, luci e una rigogliosa vegetazione. Affascinante è anche percorrere le strade che collegano le località iblee, in auto o in bicicletta o comunque con un mezzo proprio. In qualsiasi stagione si resta catturati dalle varie sfaccettature, non solo geografiche ma anche architettoniche, culturali ed antropologiche.

Ferla, Cassaro e Sortino sono dei veri balconi naturali sulla valle dell’Anapo e tra scale, cortili e viuzze ci si perde in esemplari di architettura barocca locale di raffinata eleganza e maestrìa. Il bianco e tenero calcare delle rocce locali, infatti, è una caratteristica comune del Barocco ibleo. Un’area sconvolta, quasi rasa al suolo, dal sisma del 1693.

Anche il piccolo centro di Buccheri racchiude suggestivi gioielli di architettura settecentesca. Qui, come negli altri piccoli borghi dell’altipiano, i nomi dei luoghi di culto riecheggiano quelli dei santi, talmente venerati che sono un punto di forza di questo territorio. Le feste religiose, i vari presepi viventi e le sagre contadine sono un trionfo di luci, colori, profumi e tradizioni.

Raggiungere Buscemi è come entrare in un vero paese-museo; in interi quartieri del centro si susseguono interessanti percorsi tematici che raccontano dal vivo la storia del mondo rurale.

Ma l’altopiano interno del siracusano è anche testimonianza elegante delle origini greche della Sicilia. A poca distanza dalla ridente Palazzolo Acreide si apre, sullo scenario della valle degli Iblei, uno dei più piccoli teatri del mondo greco d’Occidente. Una delle tante tracce della cultura greca nell’entroterra siracusano. I misteriosi culti legati alla dea madre, attraverso le sculture rupestri dei Santoni, ne attestano il forte attaccamento alla terra tipico di queste zone. Palazzolo Acreide è anche meta di tanti visitatori per il suo Museo di tradizioni popolari, la Casa Uccello. Uno dei più importanti antropologi siciliani ha raccolto una collezione capace di raccontarsi e di raccontare i Siciliani in modo superbo. Di recente apertura è il Museo dei Viaggiatori, memoria del Grand Tour in Sicilia. Di altrettanto valore inestimabile, nonché patrimonio immateriale Unesco, anche i Pupi Siciliani di Don Ignazio Puglisi a Sortino; la cultura del teatro popolare vive sotto forma di rappresentazione teatrale dialettale per non essere dimenticata.

L’area iblea offre anche esempi di architettura Liberty nel centro di Canicattini Bagni, il più vicino alla città di Siracusa. Negli ultimi tempi è possibile visitare visitare la Casa del Tessuto – Museo dell’Emigrante, alla ricerca di un’identità locale attraverso la tradizione e la storia della sua gente

Tutti i centri iblei del siracusano sono depositari di una tradizione agricola e culinaria biologica ante litteram. Senza seguire le mode, infatti, la gastronomia montana siracusana si è sempre basata sui prodotti di produzione locale e, sia nei centri urbani che nelle campagne, è possibile gustare pietanze genuine; la ricotta calda, il miele dorato di Sortino, l’olio d.o.p. di Ferla, la salsiccia al finoccchietto dell’area palazzolese rendono la cucina casareccia iblea davvero irresistibile. E la pasticceria, tra specialità alla mandorla, al pistacchio o all’arancia, o tra torroni e cotognate, rende il ricordo della visita di questi luoghi ancora più “dolce”.


 

 

A questa destinazione sono associati i seguenti comuni
Buccheri

Sorto nella vallata tra le pendici del monte Lauro e del monte Tereo, è il più alto comune della provincia.

Buscemi

Un comune piccolo ma dalle origini remote. Un centro ricco di arte, storia e folclore.

Canicattini Bagni

Un antico borgo dai deliziosi edifici liberty.

Cassaro

Un piccolo centro dalle origini antiche e dallo stile barocco e settecentesco.

Ferla

Città barocca, immersa nel verde delle riserve naturali.

Palazzolo Acreide

Città barocca del Val di Noto e Patrimonio dell'Umanità UNESCO

Sortino

Situato fra i Monti Iblei e circondato da profonde vallate si trova Sortino. Tesoro di storia, bellezze naturali ed architettoniche.

 

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