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ComuniPachino La famosa patria del pomodorino ciliegino.
Estensione: 50,47 Kmq
La storia dell'attuale Pachino ha inizio quando, nel 1734, gli Starrabba di Piazza Armerina , proprietari dei feudi Scibini e Bimmisca e, come tali, aventi il titolo baronale oltre a quello di principi di Giardinelli, decisero di risiedere sul territorio per meglio curare i loro interessi ed al fine di acquisire altresì il titolo di conte. A tal fine, i fratelli Gaetano e Vincenzo Starrabba chiesero, nel 1758, a Carlo III di Borbone e, successivamente, nel 1760 , a Ferdinando I delle Due Sicilie l'autorizzazione a fondare una città (licentia populandi), decreto che fu emesso a Napoli , in data 21/07/1970, e che fu reso esecutivo in data 01/12/1970.
Produzioni tipiche L’agricoltura, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; importante, ovviamente, è la produzione di pomodori. Si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Un’altra risorsa economica importante è rappresentata dalla pesca. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, della lavorazione del legno, dell’estrazione della pietra, della stampa, dei materiali da costruzioni, dell’attività metallurgica, dei mobili e della produzione e distribuzione di energia elettrica. Attualmente in agricoltura, in maggior parte in serre ma anche a pieno campo, il Pomodoro ciliegino denominato "Pachino" (protetto dal marchio IGP), il pomodoro costoluto ed il melone cantalupo (di due tipi : retinato e liscio), dominano i mercati mondiali del settore oltre che per il gusto dolcissimo anche per le elevatissime proprietà organolettiche in essi contenuti. Da qualche tempo è rifiorita e prende sempre più vigore la coltivazione della vite ( la viticultura di Pachino si basa sulla coltivazione del Nero d'Avola che costituisce il vitigno principale per la produzione del DOC Eloro, nella sottodenominazione Pachino) e dell'olivo.
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