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Le città della provincia

Palazzolo Acreide

Città barocca del Val di Noto e Patrimonio dell'Umanità UNESCO

 

Estensione: 86 kmq
Abitanti: 9.109
Altitudine: 670 slm

 

CAP: 96010
Prefisso Telefonico: 0931

 

 

 

Etimologia
Il nome originario della cittadina era Balansùl, trasformato in Placeolum nel XII secolo. L'appositivo Acreide deriva da Akrai, città fondata dai Siracusani nel 664 a.c.

 

Descrizione Generale
Riconosciuta dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità”, città ricca di preziosi gioielli scultorei incastonati nelle architetture ecclesiastiche e civili, Palazzolo Acreide è inserita nella lista delle “Città barocche del Val di Noto” e rappresenta una zona tra le più interessanti dell’area iblea. Trae le sue origini da Akrai, la colonia siracusana nata nel 664-663 a.C. a scopo prevalentemente difensivo. Il toponimo, come attestato da numerose fonti storiche, deriva con molta probabilità da un castello o palazzo. Quest’ultimo, infatti, è riportato in alcuni documenti antichi come Palacioli, Balanzul (di derivazione araba) o Placeali, ma la sua origine è legata al nome latino Palatium cui fu aggiunto successivamente il riferimento all’antica Akrai. La città è collocata in un territorio dalla molteplice ricchezza storica e naturalistica tra cui spiccano, da una parte, luoghi di grande valenza paesaggistica quali le Cave iblee e la Riserva naturale della Valle dell’Anapo e, dall’altra, le numerose testimonianze archeologiche sparse nel raggio di pochi chilometri – da Casmene a Pantalica, al Teatro Greco, alle Latomie dell’Intagliata e alle varie chiesette rupestri bizantine. Le diverse stratificazioni storiche, testimoniate dalle necropoli sicule del XII secolo a.C., dalle rovine greche e dai successivi insediamenti romani, bizantini e normanni, ne fanno un sito di grande valore archeologico e storico. Oggi Palazzolo Acreide presenta, a un’altitudine di 670 metri s.l.m., una forma planimetrica triangolare dovuta alla ridefinizione urbanistica che seguì al terribile sisma del 1693 e che cancellò gran parte della città medievale. La città si modellò allora intorno a due fuochi: la Chiesa di San Paolo, attorno a cui si sviluppò il quartiere Basso di origine feudale, e la Chiesa di San Sebastiano, intorno alla quale si ampliò il quartiere Alto di impronta barocca. L’antica Akrai e il Castello (nucleo centrale della ricostruzione tardo medievale) rimasero luoghi periferici e marginali rispetto al nuovo agglomerato settecentesco. Ancora oggi le Chiese di S. Paolo e S. Sebastiano dominano le due piazze principali, Piazza Umberto e Piazza del Popolo che, insieme al Corso Vittorio Emanuele, rappresentano il cuore pulsante della città.

 

Produzioni tipiche
Dalle olive raccolte presso gli uliveti posti nelle campagne palazzolesi si ottiene un ottimo Olio Extravergine d'Oliva (rientrante nel Consozio di Tutela "Olio DOP dei Monti Iblei") con cui si condiscono carni, pesci, verdure, legumi; ma che serve anche a preparare ottime conserve sott'olio.
Le campagne palazzolesi in autunno diventano la meta ambita dei fungaioli siciliani per la presenza di numerose specie commestibili tra cui va citato il "Fungo di Carrubo" (noto come "U Fungiu i Carrua"), che è la specie più pregiata dei funghi iblei, utilizzata per arricchire numerose pietanze (riso e minestre su tutte). Va detto però che le sempre nelle campagne palazzolesi (e delle città limitrofe) si ha la possibilità di trovare sottoterra i cosiddetti "Tartufi", che sono una specie di fungo sotterraneo piuttosto raro da trovare e per questo molto pregiato anche se il costo (anche se proibitivo visto la rarità con cui si trovano) è nettamente inferiore rispetto ai più celebri Tartufi del Nord Italia. I Tartufi fino ad ora trovati nelle zone limitrofe alla città palazzolese possono essere bianchi o neri, e servono per aromatizzare primi e secondi piatti.

 

Gastronomia

A Palazzolo si è ha la possibilità di gustare ottimi prodotti lattiero - caseari. Tra i latticini citiamo la prelibata Ricotta di Pecora, a cui si aggiunge la "Tuma" (formaggio leggero prodotto assieme alla ricotta). Tra i formaggi veri e propri citiamo le Provole e i Caciocavalli fatti con latte bovino, e infine buonissime forme di Pecorino (di prima salatura o stagionato).
La città di Palazzolo Acreide è nota anche per la bontà dei suoi insaccati e salumi. Essi sono fatti con carne locale di maiale (o cinghiale) e vengono conditi durante la preparazione con aromi vari. Tra tutti citiamo le salsicce fresche e secche e i salami tra cui spicca la cosiddetta "Spianata" (simile alla soppressata).

Cosa vedere a Palazzolo Acreide


Casa Museo regionale "Antonino Uccello"

Un museo dove le tradizioni continuano a vivere "sempreverdi".

Area Archeologica di Akrai

Resti archeologici di una città-fortezza fondata dai siracusani.

Museo viaggiatori sicilia

Un museo fantastico

Chiesa di San Sebastiano

Capolavoro architettonico settecentesco

Chiesa di San Paolo

Un poderoso gioco plastico di luci ed ombre che, in questa ardita e maestosa costruzione

Chiesa dell’Annunziata

Fra le più antiche e più belle chiese di Palazzolo. Esempio di ricchezza e arte

Museo dell' informatica funzionale

Un luogo dove i visitatori possono usare computer storici, conoscere la loro storia, imparare i rudimenti dell’elettronica e dell’informatica e condividere un pezzo del percorso digitale