Scavi di Thapsos
Scavi archeologici, resti di una città-simbolo della preistoria siciliana.
A Nord di Siracusa, tra Priolo ed Augusta ,si protende sul mare,con un’estensione di 1,5 kmq, la penisola di Magnisi, l’antica Thapsos. Ricordata dallo storico ateniese Tucidide (V secolo a.C.),come luogo in cui gli Ateniesi si accamparono in vista dell’assedio di Siracusa e come punto di sosta, ai tempi della colonizzazione (VIII sec.a.C.), dei fondatori della futura Megara Hyblaea, deve la sua importanza alle ricerche archeologiche che, dalla fine dell’800, portarono alla scoperta di un’importante insediamento preistorico.
L’abitato, indagato a partire degli anni ’60 del secolo scorso, si estendeva immediatamente al di là dell’istmo. Gli scavi hanno portato alla luce una vasto insediamento che rimase ininterrottamente in vita dal XV al IX secolo a.C.; esso era composto dapprima da capanne circolari con elevato in legno, distribuite senza un apparente criterio organizzativo; successivamente, le capanne furono sostituite da edifici a pianta rettangolare, forniti di cortile interno e collegati tra loro da una strada; e, infine, da grandi edifici a pianta absidata.
Le necropoli sono dislocate sia lungo il litorale settentrionale che in gruppi nella parte interna centro settentrionale della penisola. Le tombe sono del tipo a forno, scavate nel piano roccioso, con accesso frontale tramite un breve dromos (corridoio) o verticale a pozzetto. Talora le camere a pianta circolare presentavano le pareti scandite da nicchie. Contenevano numerose sepolture, essendo tombe familiari, accompagnate da ricchi corredi, ora esposti al Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa. E’ stato rinvenuto anche un tratto di necropoli ad enchytrismos (inumazioni entro grandi contenitori in terracotta). I corredi abbondavano di vasi sia di produzione locale, che di importazione dalla Grecia micenea, da Cipro e Malta, che attestano un flusso importante di commercio e di contatti transmarini. Frequenti anche gli oggetti di prestigio che riflettono, per la loro preziosità, la ricchezza degli antichi abitanti di Thapsos: armi e oggetti in bronzo, ambra di produzione baltica, collane in pasta vitrea e pendagli in oro. Grazie a queste importazioni è stato possibile datare l’insediamento al Bronzo medio (XV-XIII sec. a.C.).
Sulla sommità del pianoro, una tozza torre circolare fu eretta dagli Inglesi intorno al 1806 per proteggere da sud l'accesso alla baia di Augusta da eventuali attacchi della squadra napoleonica.
I testi di questa scheda sono stati validati dalla Soprintendenza
ai Beni Culturali di Siracusa
Indirizzo:
Penisola Magnisi 96010 Priolo Gargallo (SR)
Coordinate: N
37.150000, E
15.233333