Parco Archeologico della Neapolis
Un parco di monumenti tra i più famosi ed importanti al Mondo.
Il Parco Archeologico della Neapolis, situato nella parte nord-occidentale della città moderna, ed esteso circa 240.000 mq., è uno straordinario palinsesto della storia dell’antica Siracusa. Esso, frutto di una lunga e difficile opera di salvaguardia negli anni Cinquanta, racchiude non soltanto la parte più monumentale della città, ma anche una densa serie di testimonianze di varie epoche, dall’età protostorica a quella tardoantica e bizantina: un museo a cielo aperto Esso si estende su una larga fascia delle pendici meridionali dell’altopiano dell’Epipoli; il punto focale è un’altura che prende il nome di Temenite, dal greco temenos (santuario), perché qui sorgeva, in età arcaica, un santuario extraurbano dedicato ad Apollo; ma fin dalla media età del Bronzo l’area era stata sede di insediamento umano, come testimoniano i resti di una probabile capanna sulla sommità del Temenite e soprattutto una serie di piccole tombe a grotticella artificiale che si aprono qua e là sulle pendici del colle, una delle quali ha restituito un corredo con materiali micenei.
In età arcaica, quest’area era esterna rispetto alle mura che proteggevano il nucleo più antico di quella parte della città che si estendeva sulla terraferma, Achradina, ma la posizione di dominio visivo della fascia costiera prospiciente l’ampia falcata del porto e la presenza del santuario arcaico, la cui esistenza sembra risalire già alla fine del VII sec. a.C., ne fanno uno dei fulcri del territorio immediatamente circostante la città. Già agli inizi del V sec. a.C. è documentata l’esistenza del primo teatro. Sotto il regno di Jerone II, l’area subì un radicale intervento di monumentalizzazione, con il rifacimento del teatro, la costruzione dei portici della terrazza superiore e soprattutto la realizzazione della grandiosa Ara di Jerone. In età augustea, quando la città, a sera di Jerone II furono costruiti l’anfiteatro, e, a sud di esso, un arco onorario di cui restano parte dei piloni.
Nel settore nord-orientale del Parco, sono inglobate alcune delle più scenografiche latomie (cave di pietra) della città antica (Paradiso, Intagliatella e S. Venera) che rappresentano una delle caratteristiche più originali ed emozionanti di Siracusa antica, e, infine, un ampio e suggestivo lembo di necropoli (la necropoli dei Grotticelli) fitta di sepolcri di varia tipologia, che si scaglionano fra l’età arcaica e quella tardo-romana, fra cui alcuni colombari di età romana.
Dal 12 luglio 2021 sono attivi 2 nuovi percorsi: Grotta dei Cordari e Grotta del Salnitro.
DAl 29 luglio 2021 al 30 gennaio 2022, l'Area Monumentale si arricchisce delle installazioni artistiche di Tomás Saraceno.
PER INFORMAZIONI
Tel. 0931 .66206
soprisr.uo2@regione.sicilia.it
parco.archeo.siracusa@regione.sicilia.it
L'ingresso è consentito ad un numero ridotto di persone: per garantirsi l'accesso, occorre prenotare su Aditusculture (clicca qui).
Aderisce all'iniziativa "Domeniche al museo": ogni prima domenica del mese ingresso gratis per tutti.
Iniziativa sospesa causa emergenza Covid-19
SITO ARCHEOLOGICO SENZA BARRIERE ARCHITETTONICHE
Per i portatori di handicap ed il loro accompagnatore l'ingresso è gratuito.
Dal 27 settembre al 7 ottobre 2021, una parte del Parco, quella che comprende l'Orecchio di Dionisio, la grotta del Salnitro e la Grotta dei Cordari, resta chiusa per riprese cinematorgrafiche.
Dalle ore 14.00 del 4 ottobre fino a tutto il 5 ottobre, chiude l'intero Parco.
Nei giorni di parziale chiusura, il prezzo del biglietto è di € 10.00 comprensivo della mostra di Saraceno.
I testi di questa scheda sono stati validati dalla Soprintendenza
ai Beni Culturali di Siracusa
Indirizzo:
Via Ettore Romagnoli - 96100 Siracusa
Coordinate: N
37.075941, E
15.275167