Cava Pirrera di S. Antonio
La "Cava bianca": tra storia e suggestione naturalistica.
La cava a cielo coperto si trova a nord dal centro abitato di Melilli e si apre alla base della falesia dell’età Milazziana (periodo storico: Pleistocene medio - superiore) snodandosi tra pilastri a base quadrata di 5 metri con corridoi fino a 280 metri che corrono perpendicolari all’interno della montagna per un’estensione totale di 2,5 chilometri quadrati. La Pirrera, che presenta un’altezza massima di 27 metri con una media di 20 metri, è stata utilizzata dal 1450 per l’estrazione di blocchi calcarei destinati alla realizzazione della Torre e del Castello di Melilli ed anche per edifici e chiese nel periodo post terremoto del 1693 (San Sebastiano, Chiesa Madre, Vecchio convento delle Benedettine, la chiesa di Santa Rosalia e la chiesa dello Spirito Santo, per il loggiato della piazza di San Sebastiano). La pietra bianca della cava, inoltre, è presente nella chiesa di San Francesco d’Assisi di Catania ed in altre città come Siracusa, Messina e Genova. Poi, nel 1962, la Pirrera – dopo l’occupazione nel corso della seconda guerra mondiale da parte delle truppe inglesi per l’istituzione della base militare – è stata chiusa ufficialmente per il mancato consolidamento dei pilastri della zona e, a quanto pare, anche di ordine economico in quanto i mellilesi dal 1949 prestarono la loro manodopera nella realizzazione dell’area del Petrolchimico.
Dal 1962 la Pirrera è stata invasa dalla natura e occasionalmente visitata da speleologi e naturalisti.
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Visitabile su appuntamento
Per saperne di più, consulta il sito:
http://www.comune.melilli.sr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/850
Indirizzo:
Contrada Pianazzo - Melilli
Coordinate: N
37.193279, E
15.1316