Home Page

Cosa vedere a Sortino
Sezione: Tradizioni e identità culturali

Casa Museo dell'apicultura tradizionale

"La casa do' Fascitraru" mostra con fedeltà storica come i mastri fascitrari costruivano i fascetri per la raccolta del miele

Sciurtinu città dô meli è ‘ntitulatu,
pô ranni nnummuru di vecchi fascitrari
ca cu ‘mpegnu e simpatia hana tramannatu
ê picciotti l’arti e ‘i stigghi pi travagghiari.

                                                

Il miele straordinariamente aromatico dei monti Iblei, dove crescono copiose le piante mellifere dai fiori profumatissimi, è conosciuto da sempre e prodotto nel corso dei secoli con amore e cura dalle comunità montane. Sortino, povera di terre fertili ma dalla millenaria tradizione apistica, è la città che più di tutte rappresenta la genuinità di questo prodotto. Qui si svolge ogni anno la "Sagra del miele" che attira numerosi visitatori, non solo dalla provincia di Siracusa.

Mangiare del miele non significa solo gustare la dolcezza e l'aroma di un prodotto naturale ottenuto senza manipolazioni da parte dell'uomo, ma vuol dire anche rivivere la nostra storia col suo mondo agricolo, fatto di tribolazioni, soddisfazioni, sconfitte e di piccole e grandi vittorie su una natura tante volte ingrata e difficile. Quel mondo oggi è raccontato dalle testimonianze del passato, capaci di fare conoscere e rivivere quella che fu la "cultura" del miele.

Il "fascitraru" (apicoltore) costruiva da sè la gran parte degli strumenti tipici del mestiere e li conservava nela propria abitazione. La Casa costituiva per l’apicoltore vanto e segno di benessere familiare, che per atavica connaturata riservatezza, non andava ostentato.

 

La "Casa dô fascitraru" di Sortino, un altro nome di questo museo, è la ricostruzione fedele di quell'ambiente, dove rivive la genuina memoria del passato che, anche attraverso dimostrazioni pratiche, fa comprendere la fatica amorevole con cui gli apicoltori lavoravano.Presenta delle peculiarità sulle quali i vecchi apicoltori si rispecchiano rivivendo emotivamente i momenti tristi o felici dell’operosità loro e delle api.

La Casa mostra - con le visite guidate - come i mastri  fascitrari  costruivano ’i  fascetri  (le arnie) câ ferra (con la ferula, Ferula Comunis, caratteristico legno poroso e leggero), sui banchi di lavoro, cioè  supra ô vancu ’i sgarruzzari  (sul banco deputato a tagliare a rocchetti – catrozzi - i fusti della ferula) e supra ô vancu ’i parari (sul banco adatto a piallare e sfaccettare i rocchetti). viene anche illustrato come  veniva effettuata la smielatura dê bbrischi (dei favi).

Oltre le panciute giare del miele, trovano posto nella Casa  anche il tipico carretto (’a carretta), il torchio (’u consu), i molti fascetri, i tanti arnesi da lavoro, i depositi di rocchetti, appoggiati alti sulla parete, le lunghe verghe di mandorlo selvatico, di olivastro, di mirto e di bagolaro.

PER INFORMAZIONI

Tel. 0931/952992; 333/9003816.

email: casamuseoapicoltura@gmail.com;
 

ORARI DI APERTURA:

Da concordare al momento della prenotazione della visita

Per le festività il museo è aperto su prenotazione

 

TARIFFE

Intero:  € 2,00

Gruppi e scolaresche  € 1,50

Bambini 0-13  €1,00

Per saperne di più, consulta il sito:
http://www.museoapicoltura.beepworld.it.


Indirizzo: Via Gioberti, n. 5 (ang. C.so Umberto I , 99) - Sortino (SR)
Coordinate: N 37.156931, E 15.027731