Catacomba di S. Lucia
La più antica testimonianza della presenza di chiesa a Siracusa e in Sicilia
Risale al III sec. d.C. Costituita da un cimitero di comunità e da alcuni ipogei di diritto privato, collegati da gallerie. I luoghi di sepoltura furono poi trasformati in aree di culto, fino a essere usati come rifugi antiaerei.
Simile ai modelli romani si configura l'articolazione del cimitero in più regioni - nate dall'accorpamento di ipogei di diritto privato e dal reimpiego di preesistenze di natura cultuale (il «Sacello Pagano» della regione C, di età ellenistica) -, lo schema delle gallerie con loculi impilati alle pareti nelle regioniriservate a sepolture importanti, vengono trasformati in aree di culto nel periodo successivo all'utilizzazione funeraria vine considerato tradizionalmente le più antiche (metà del III sec.)
Nel corso del tempo, venne alterata la struttura originaria del cimitero, fra i possibili motivi, possiamo elencare con certezza: 1) la creazione della basilica soprastante e della chiesa del sepolcro di S. Lucia (XVII sec.), che hanno investito con tagli ed interventi demolitivi le regioni più nevralgiche della catacomba; 2) la realizzazione del sottopassaggio basilica-chiesa sepolcro (XVII sec.), che intercettò alcune diramazioni del livello superiore della regione A e interruppe la sua connessione con l'oratorio ; 3) l'erezione del portico della basilica (XVIII sec.), che ha demolito alcune parti della regione, trasformata in oratorio in età bizantina.
Le difficili condizioni statiche del complesso ipogeo hanno limitato la fruizione della catacomba, da parte del pubblico, unicamente alla regione A che, per le caratteristiche strutturali (gallerie alte e strette e loculi impilati alle pareti), si configura indubbiamente come un prodotto dell'età precostantiniana.
Indirizzo:
Piazza S. Lucia - Siracusa
Coordinate: N
37.072851, E
15.291451