Latomia di S.Venera e Necropoli dei Grotticelli
Un'ampia area cimiteriale greca e romana nel Parco della Neapolis
Una suggestiva scalinata permette di raggiungere il fondo della latomia di S. Venera, immerso nel verde di una densa vegetazione., fra cui si distingue un imponente esemplare di ficus macrophylla , dalle caratteristiche radici a impianto colonnare. Rimangono ancora alcune tracce del giardino nobiliare di impronta ottocentesca che fu realizzato all’interno della latomia quando essa era ancora di proprietà privata. Sulle pareti, come in quasi tutte le latomie siracusane, numerosissime nicchiette quadrangolari testimoniano il culto dei defunti eroizzati, molto diffuso in età ellenistica; all’interno di esse, piccoli quadretti votivi, in terracotta o in legno dipinto, raffiguravano il defunto in veste di cavaliere o di guerriero in atto di offrire sacrifici.
Sul pendio roccioso che sovrasta a nord la latomia, si estende un ampio lembo di una fitta necropoli (necropoli “dei Grotticelli”) il cui uso inizia in età arcaica, con numerose tombe a fossa, e riprende in età ellenistica e, successivamente, romana e tardo-imperiale. Particolarmente interessanti due colombari di età romana, con il prospetto in forma di tempietto, ricavato nella roccia, inquadrato da un frontone poggiante su semicolonne doriche. Quella a sud è stata identificata dalla tradizione (ma senza alcun fondamento) con la tomba di Archimede, la cui esistenza è ricordata da Cicerone, che ne racconta il rinvenimento nel 70 a.C., dopo un lungo periodo di oblio.
A sud della “tomba di Archimede”, le fondazioni di una basilichetta paleocristiana si sono impiantate sulla necropoli di età romana.
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ai Beni Culturali di Siracusa
Indirizzo:
Viale Teracati - Siracusa
Coordinate: N
37.078428, E
15.281188