Castello Eurialo
Il culmine della fortificazione della città di Siracusa eretto nel IV sec. a.C.
Il Castello Eurialo ( il cui nome Euryalos, in greco: chiodo, si riferisce probabilmente alla forma della sella rocciosa su cui si imposta) rappresenta una delle più grandi e complete opere militari del periodo greco.
L’ imponente fortificazione (occupa circa 15.000 mq) fu costruita nel punto più vulnerabile dell’altopiano di Epipoli, laddove esso, altrimenti protetto da ripidi scoscendimenti rocciosi, si restringe e si collega con un leggero pendio alle alture retrostanti, costituendo il più agevole luogo di accesso per chi si avvicinava alla città dall’entroterra. La fortezza fu probabilmente costruita da Dionigi, a completamento del grandioso sistema difensivo detto “Mura dionigiane”, che correva lungo tutto il ciglio dell’altopiano di Epipoli; ma subì nel tempo numerose trasformazioni ed ampliamenti, soprattutto in età ieroniana.
Un sistema di tre fossati sbarrava l’accesso: il primo è situato in prossimità dell’ingresso all’area archeologica, presso l’Antiquarium; il secondo, di forma angolare, è il più largo (circa 50 m), parzialmente ingombro dei blocchi crollati dall’opera avanzata che sorgeva nello spazio fra il secondo e il terzo fossato; infine, il terzo fossato, anch’esso di forma angolare, è il più lungo, e rappresenta lo snodo strategico più importante del castello. Qui si trovano, lungo il lato occidentale, alcuni ambienti sotterranei, accessibili mediante scale, forse utilizzati come depositi, mentre, sul lato opposto, lungo un corridoio parallelo al fossato e scavato nella roccia, si aprono gli accessi di una serie di gallerie che collegano il fossato con vari punti della fortificazione e con un quarto fossato che protegge il lato meridionale. Un ponte levatoio, di cui restano i tre poderosi piloni di appoggio presso l’estremità meridionale del fossato, permettevano l’accesso al mastio. Questo aveva in origine un fronte di forma triangolare, come dimostrano i muri ancora visibili, che fu in seguito sostituito dal sistema di cinque torri, funzionali all’uso delle balliste.
La parte centrale della fortezza è rappresentata da due corpi adiacenti, il primo irregolarmente rettangolare e il secondo di forma trapezoidale molto allungata, al cui vertice orientale si collega il braccio meridionale delle mura dionigiane. All’interno dei due ambienti si trovavano ampie cisterne per le riserve di acqua e le caserme: come tali, ma di età bizantina, sono identificabili i vani allineati lungo il lato meridionale. Una grande torre segna il collegamento della fortezza con il braccio delle mura dionigiane che correva lungo il margine settentrionale di Epipoli. Qui si apriva, all’interno di una rientranza che costituiva un sistema a tenaglia, una grande porta, originariamente fornita di tre accessi, successivamente ridotti a due. Essa era difesa da un sistema di muri obliqui che ne rendevano difficoltoso l’avvicinamento; successivamente, fu eretto un grande muro a parziale sbarramento. Un forte interno a pianta trapezoidale, difeso da una torre, e collegato con una galleria al terzo fossato, si addossava al lato meridionale della porta; qui era forse collocata una grande catapulta.
Il complesso, fornito di efficaci apprestamenti difensivi e servito da un sistema di collegamenti interni che rendevano agevoli e rapidi gli spostamenti all’interno e all’esterno della fortezza, costituisce uno splendido esempio della poliorcetica del mondo greco.
Annesso al Castello è presente un antiquarium che mette n mostra reperti evocativi della vita quotidiana che si svolgeva nella fortezza: dai proiettili per le catapulte a un elmo bronzeo, dal vasellame di uso comune fino ad un rilievo che raffigura una catapulta. All’esposizione degli oggetti si affianca l’istallazione di un apparato didattico-illustrativo, con pannelli alle pareti di tipo tradizionale, e di supporti multimediali, presenti anche in più punti del monumento, che rendono il visitatore un vero e proprio protagonista della visita al Castello.
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Tel. 0931.711773
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Indirizzo:
Coordinate: N
37.091607, E
15.220082