Portopalo di Capo Passero
La patria del pomodorino ciliegino.
Estensione: 14,87 Kmq
Abitanti: 3.818
Altitudine: 20 m. slm
CAP: 96010
Prefisso Telefonico: 0931
Etimologia
Il suo nome è stato Portopalo fino al 1975, quando è divenuta comune autonomo. L’attuale toponimo sembra potersi ricondurre al sintagma del latino medievale “Palorum Portus”; in tal caso l’etimo sarebbe da ricercarsi nel latino PALUS, ‘palo’, o nel fossile di nominativo di PALUS, ‘stagno’ e forse ‘porto’.
Descrizione Generale
395 a.C.: Dionisio il Vecchio, tiranno di Siracusa, durante la guerra contro Cartagine per il possesso della Sicilia, sferra l'attacco finale alla città di Mozia, colonia fondata dai fenici nel IX secolo a.C. I pochi superstiti scampati al massacro trovarono rifugio presso le coste dell'estrema punta sud - est della Sicilia, a ridosso di Pachys, un promontorio di origine vulcanica. E' il paese più a Sud della Sicilia (al di sotto del parallelo di Tunisi). La fascia costiera alterna lunghe spiagge, caratterizzate da dune sabbiose, ad alte scogliere a picco sul mare. Il centro abitato ha un'altitudine di 20 metri s.l.m. ed è tagliato in due dalla Via Vittorio Emanuele che tocca ad Est il mar Jonio e ad ovest il Mediterraneo. Il clima particolarmente caldo ed asciutto della Sicilia sud-orientale è reso più mite dall'azione dei due mari.
Produzioni tipiche
Portopalo di Capo Passero basa la sua economia soprattutto sulla pesca e sull'agicoltura. La flotta peschereccia del paese è una delle più importanti della Sicilia e i prodotti agricoli vengono esportati in tutta Italia. In questi ultimi anni anche l'attività turistica si è molto incrementata: ristoranti, pizzerie, paninerie, bar, alberghi, pensioni e camping, tutti contraddistinti da grande qualità e competenza, assicurano ai turisti una indimenticabile vacanza.
Gastronomia
La semplicità e la tradizione, segnata da antiche abitudini contadine e marinare, caratterizzano la cucina di Portopalo di Capo Passero. Gli ortaggi (fra cui il pomodorino ciliegino) e il pesce fresco, sono utilizzati per la preparazione di pietanze tipiche. Sapori e aromi del paese vengono poi arricchiti dal vino rosso locale, semplice e forte allo stesso tempo, e dal liquoroso moscato, contraddistinto dalla sua delicatezza e dal suo profumo.
Artigianato
La zona di produzione del "Pomodoro di Pachino" comprende l'intero territorio comunale di Pachino e Portopalo di Capo Passero. In questi terreni la coltivazione di questo prodotto orticolo ha trovato le sue condizioni climatiche ideali grazie all’elevata esposizioni solare e alla salinità delle acque di irrigazione. I consumatori potranno riconoscere il pomodoro Pachino IGPgrazie ad un logo, posto sulle confezioni, raffigurante la Sicilia con un cerchio nella punta estrema, dove è collocata la zona di produzione, all'interno di un rombo dagli angoli tondeggianti di colore verde scuro.
La reputazione che il tipico pomodoro siciliano di Pachino si è conquistata su tutti i mercati è dovuta ai seguenti fattori: il sapore, la consistenza della polpa, la lucentezza del frutto, la lunga durata post-raccolta, l'elevato contenuto in vitamine e antiossidanti (licopene). Diversi studi e ricerche hanno evidenziato l’importanza nella dieta, del consumo di frutta e ortaggi al fine di preservare la salute umana e il benessere fisico, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di alcune forme tumorali.
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