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Le città della provincia

Rosolini

Un paese dalle tradizioni ancora vive.

 

Estensione: 76,15 Kmq

Abitanti: 21.798
Altitudine: 136 m. slm

CAP: 96019
Prefisso Telefonico: 0931

 

 


Etimologia
Il nome della cittadina deriva da un mix di linguaggi dei popoli che si succedettero alla dominazione della Sicilia che chiamarono queste terre con il nome latino “Rus Elinorun”, che indicava il territorio di Eloro, antica colonia siracusana del sec. VII a.C.. 

Descrizione Generale
Fu fondata nel XIV secolo nella valle bagnata dal fiume Tellaro, un tempo chiamato Eloro. Abitata già in età imperiale, durante il periodo medievale fu infeudata a diverse famiglie nobiliari, tra cui i Platamone e i Moncada. Il riconoscimento della baronia fu più volte ostacolato nel corso dei secoli dalla ferma opposizione di Noto e soltanto agli inizi del Settecento, per volontà del Re, fu concessa la “licentia aedificandi”. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: i resti del castello, fatto costruire dai Platamone verso la fine del Quattrocento; la basilica ipogeica del V secolo, con il caratteristico impianto della chiesa paleocristiana a tre navate; la chiesa madre, costruita in stile neoclassico tra il XVIII e il XIX secolo, con facciata in pietra calcarea; il santuario del Sacro Cuore, meta di pellegrinaggi; il palazzo Severino-Criscione, in stili architettonici diversi dal classico al gotico veneziano; il palazzo Scipione-Avveduto, in stile neoclassico, così come il vicino palazzo Calvo-Nobile. Grande interesse rivestono i siti archeologici: dell’eremo di Santa Croce, risalente al IV secolo d.C., nel quale è stata rinvenuta la Croce Santa, custodita nella chiesa del Santissimo Crocifisso; della Grotta Lazzaro, abitata sin dall' Età del bronzo, e di quella di contrada Stafenna, dove rimangono tracce di presenza umana di varie epoche.

 

 

Produzioni tipiche 

Rosolini, cosìccome tutte le città della fascia sudorientale della Sicilia (corrispondente alle zona sud della provincia siracusana e a quella est di quella ragusana), aveva (e ha) una fiorente economia sulle carni macellate bovine, suine, ovine e anche equine. Difatti la città vanta numerose preparazioni tipiche a base di carne. Cominciamo da quella bovina; la principale preparazione è "U Farsumauru" (il Falsomagro, una specie di polpettone farcito con vari ingredienti). Per quella suina vanno citati i "Cuosti o furnu" o "Cuosti 'nfurnati" (costate di maiale passate nel pangrattato e cotte in forno) e vari insaccati freschi (le prelibate salsicce condite con pepe nero, finocchio selvatico e peperoncino) e secchi (salsicce secche e vari tipi di salami); da citare anche la preparazione della cosiddetta "Liatina" ossia carne di maiale in gelatina aromatizzata con sale e peperoncino. Tra quelle ovine va citato l'agnello (o il capretto) pasquale al forno noti rispettivamente come "Agneddu" e "Ciaurieddu 'nfurnati". Tra gli altri tipi di carne citiamo "U iaddu cinu" (pollo farcito) e "U cunigghiu a stimpirata" (coniglio cotto in padella con verdure fritte). Come detto prima, l'allevamento degli animali è stato ed è un'importante risorsa economica per il territorio rosolinese, per cui oltre che ottenere carne, essi vengono anche allevati per il loro latte, utilizzato per la produzione di formaggi e latticini. Tra essi citiamo giustamente la prelibata ricotta (ottenuta con latte di pecora), dalla cui preparazione si ottiene la "Tuma", un formaggio fresco, materia prima di quelli stagionati come il "Primu Sali" (pecorino fresco aromatizzato con poco sale con aggiunta facoltativa di pepe in grani o peperoncino rosso) che può essere venduto fresco oppure lasciato a stagionare. Tra i formaggi bovini citiamo le Provole, il Caciocavallo e la Mozzarella locale (molto simile alla "Mozzarella Ragusana" prodotta nella limitrofa Provincia di Ragusa).

L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si allevano bovini, suini, ovini, caprini e equini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, della lavorazione del legno, dell’abbigliamento, della fabbricazione di apparecchiature elettriche, della stampa, dei materiali da costruzione (tra cui il vetro), dell’attività metallurgica, dei mobili e della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica. 

 

 

Gastronomia

La Carrubba di Rosolini è il prodotto simbolo della città poichè l'intero territorio è ricoperto di alberi di Carrubbo, da cui giustamente si ricava questo frutto bizzarro. La Carrubba di Rosolini viene utilizzata per fare numerosi dolciumi come caramelle e creme, ma soprattutto per fare il cosiddetto "Vino Cotto" (uno sciroppo denso a base di estratto di carrubbe usato sia come condimento per le "Crispelle", o anche come disinfettante per la gola o per i bronchi), oppure per fare ottimi liquori a base di estratto di carrubba. Nella città rosolinese vi è una buona tradizione culinaria legata alla produzione di pasta fresca ("A Pasta ri Casa") che si dvide in tre formati: "Lolli"; "Cavatieddi" e "Maccarruna". I "Lolli" (nella foto" sono una specie di pasta simile a tagliatelle ricurve e vengono conditi o con sugo di maiale, o con fave fresche (quest'ultima preparazione si chiama "Lolli no Maccu"). I "Cavatieddi" sono simili ai cavatelli pugliesi e vengono conditi con sugo di carne (preferibilmente di maiale). I "Maccarruna" sono simili ai maccheroni normali (da qui il nome "Maccarruna") e sono conditi o con lo stesso sugo dei "Cavatieddi" oppure con sugo a base di ricotta e pomodoro. Da citare anche "U 'ncucciatieddu", che è una specie di minestra a base di zucca gialla in cui vi sono delle striscette di pasta (ottenuta con farina di semola di grano duro). Infine va citata la preparazione di ravioli caserecci farciti con ricotta di pecora (spesso aromatizzata con verdura locale e altri ingredienti) che vengono conditi con sugo a base di pomodoro e carne.

 

Una pietanza tipica del comune, diffusa in buona parte della Sicilia orientale, è "U Maccu", che è un piatto a base di fave secche condito con abbondante olio d'oliva. Di Rosolini va citato "U Maccu Lurdu", che ha come alimento base le fave secche, a cui si aggiungono altri legumi secchi (fagioli, lenticchie, ceci) e pancetta. Un'altra ricetta a base di fave sono i "Favi a n'nzicaredda", a base di fave (fresche o secche), sale e cipolla.

Le prelibatezze rosolinesi più apprezzate sono senzadubbio rappresentate dai vari tipi di focacce rustiche preparate per le festvità più importanti (Pasqua e Natale su tutte). Tra esse citiamo le "Scacce", le "Nfigghiulate" e le "Mpanate", farcite con vari ingredienti (formaggi, salumi, pomodori, verdure, pesce ecc...). Da citare anche la cosiddetta "Cucca", una focaccia a forma di rosetta farcita con formaggio e salsiccia suina nota anche come "Tommasina".

Particolari tipi di focaccia sono i "Pastizzi" o "Pastizzetti", a base di riso e carne (perlopiù di agnello se fatte a Pasqua).

Infine citiamo i "Cassateddi", farcite con ricota zuccehrata aromatizzata con rosso d'uovo.

Concludiamo il discorso legato alla gastronomia rosolinese con i dolci tipici della città, che vengono preparati per le festività pasquali o natalizie, ma che è possibile acquistare sempre nelle pasticcerie cittadine. Tra essi citiamo i "Ramuzzi" e i "Mustazzola" (pani dolci a base di miele e mandorle), i "Pasti Ricci" (biscotti a base di mandorla), i "Gravazzati" (dolcetti a base di cioccolato e ricotta), i "Beddi e Brutti" o "Malfatti" (biscotti di formairreglare a base di mandorle), i "Pasti Fuorti" (una specie di meringa ottenuta con zucchero, farina e albume di uovo), i "Gnuocchili" o "Pagnuccata" (palline di farina dlci legate tra loro con zucchero e miele), i "Purcidduzzi" (gnocchetti di farina accompagnati con miele e vino cotto), la "Ghigghiulena" o "Turruni" (il tipico torrone a base di mandorle o semi di sesamo), le sopracitate "cassateddi" e infine la "Cutugnata", ossia marmellata di mele cotogne essiccata dentro fantasiosi stampini.

 

 

Artigianato
Chi viene a Rosolini non può fare a meno di notare le ringhiere  in ferro battuto che ornano balconi e terrazze.Sono le opere di un artigianato locale che si tramanda da padre in figlio. Gli artigiani del ferro battuto non si limitano solo a questi manufatti, che realizzano nei vari stili (liberty, neoclassico, barocco) rendendoli simili a merletti, ma producono una serie d’oggetti che vanno dal semplice portaombrelli alle stupende spalliere dei letti. Oltre al ferro battuto si è sviluppata, negli ultimi anni, la lavorazione dell’alluminio anodizzato per la produzione di infissi moderni. L’artigianato del legno non si limita alla produzione di porte e finestre ma realizza sculture, intarsi e mobili anche in stile. Le maestranze locali sono in grado di soddisfare le richieste più esigenti.

 

A questa attività si affianca l’opera di restauratori abilissimi nel riportare all’originale splendore mobili antichi molto danneggiati.
Per quanto riguarda la lavorazione della pietra, i locali scalpellini autentici artisti, prestano la loro opera nella lavorazione di preziose sculture nel restauro di antiche facciate e nella elevazione di nuove.
A Rosolini prende sempre più piede l’artigianato dei salumi. Quella che prima era una pratica tradizionale dell’ambito familiare viene ora attuata da tutti i macellai. Ormai si trova facilmente dell’ottima salsiccia casareccia di puro suino, sia fresca che essiccata. Qualche artigiano più ambizioso produce anche salami e cacciatorini, pancetta tesa di maiale, soppressata, capicollo, prosciutto crudo e filetto stagionato di suino. Tale attività è già tradizione tipica del settore gastronomico rosolinese. Notevolissima l’arte dolciaria con gli innumerevoli biscotti tipici per ogni occasione: Pasti Fuorti in primavera, Mustazzula in autunno, Turruna, Paste di mandorla, Granite in estate, mentre in ogni stagione si gustano superbi gelati di fattura squisitamente artigianale.


Nell’ambito familiare, peculiarità ormai soprattutto delle donne anziane, è ancora viva e di altissimo livello la tradizionale arte del ricamo e la lavorazione ai ferri ed all’uncinetto. Gli intenditori e gli appassionati troveranno a Rosolini chi realizza autentici capolavori: tovaglie da tavola con ricami a rintaglio, lenzuola e coperte finemente ricamate a mano; artistici pizzi ai ferri e stupendi merletti e tramezzi all’uncinetto impreziosiscono tende e corredi.

Cosa vedere a Rosolini


Eremo di Croce Santa

Un complesso archeologico ricco di storia e fede, costituito da 4 chiese scavate nella roccia

museo di rosolini

Alla riscoperta della memoria storica del territorio