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Le città della provincia

Buccheri

Sorto nella vallata tra le pendici del monte Lauro e del monte Tereo, è il più alto comune della provincia.

 

Estensione: 57 Kmq
Abitanti: 2.320
Altitudine: 820 m. slm

CAP: 96010
Prefisso Telefonico: 0931

 

 


Etimologia
Secondo studi filologici, il nome deriva dall'arabo Bukir, che significa allevamento di buoi. Alcuni fanno risalire l’origine del suo toponimo alla combinazione dei nomi greci Bous ed Hera, cioè a dire “i buoi della dea Era”, altri a buquerium che significa “pascolo comune”: l’etimo comunque suggerisce la vocazione territoriale dei luoghi che, fin dall’antichità, furono terre di pascolo di grandi armenti e di ricchi allevamenti.

Descrizione Generale
La toponomastica locale conserva tracce di un’antica civiltà agropastorale, così come l’architettura rurale con i tipici capanni pastorali. In una poetica descrizione storica del secolo XVIII (V. Amico) si legge che Buccheri “occupa i faticosi colli detti dell’Alloro, reputati i più alti di tutta la regione; sono accessibili cessando il verno, e da quivi una amenissima ed ampia pittura si scorge, da una parte del monte Etna sino alle basse radici, dall’altra dalla spiaggia meridionale ed orientale sino al promontorio Pachino”. Si comprende, dunque, come la strategica posizione occupata, che permetteva di dominare una vastissima area, sia stata da sempre determinante per l’insediamento in questo territorio di Siculi, Romani, Bizantini e Arabi. Furono probabilmente i Greci a stanziarsi per primi sulla sommità del colle Tereo, che di per sé costituiva un sicuro punto di osservazione e di protezione da assalti nemici. La costruzione del primo fortilizio è attribuita agli Arabi che, a difesa dei territori colonizzati, rinforzarono con una muraglia la naturale roccaforte del colle, mentre ai Normanni si attribuisce la successiva trasformazione in un munito castello: fonti storiche (T. Fazello) lo descrivono come “la più formidabile fortezza del Val di Noto”. È la sua stessa posizione a raccontare il ruolo che dovette svolgere negli anni del suo maggiore utilizzo: il castello, infatti, controllava il sottostante e importante crocevia delle vie di comunicazione Noto-Buccheri-Vizzini e Lentini-Buccheri ed era posto sull’antica strada che collegava il Val di Noto con il Val di Mazara. Ed è a ridosso delle mura del castello, lungo il pendio esposto a Mezzogiorno, che s’insediarono in età medievale i primi abitanti e si sviluppò il primo nucleo del borgo, con le tipiche abitazioni terranee in pietra lavica. Queste vennero progressivamente abbandonate dopo i terremoti del 1542 e del 1693, mentre le nuove costruzioni si espansero fino alla vallata sottostante dove, nel corso del 1700 per superare il problema rappresentato dalle acque del torrente Canali che la attraversavano, fu costruito un ponte a dammusi lungo 28 metri.

 

Produzioni tipiche
Nel territorio di Buccheri è prodotto l’olio extravergine d’oliva dei “Monti Iblei” che ha ottenuto il riconoscimento DOP con la menzione geografica “Monte Lauro”. Oltre la pregiata varietà d’olive “Tonda Iblea”, da cui si produce il summenzionato olio, molto apprezzati sono anche i salumi di maiale e cinghiale, prodotti con carne di allevamenti locali, così come le ricotte e i formaggi. Sono degni di menzione, infine, per la loro qualità, i molti prodotti dei boschi circostanti come i profumatissimi funghi, le nocciole, i pinoli e le castagne.

 

Gastronomia
Dappertutto è possibile gustare, oltre ai piatti tipici della cucina siciliana, i maccaruneddi (pasta di casa al sugo di maiale o cinghiale con ricotta, le olive fritte, u pani copipi (pane di casa condito con estratto di pomodoro, peperoncino rosso e olio d’oliva), e le carni locali arrostite alla brace.

 

Artigianato
Buccheri un tempo era la patria degli scalpellini, mentre oggi sono rimasti in pochissimi a praticare l’arte di intagliare la pietra lavica di cui è ricco il territorio. Con la resistentissima pietra che si estraeva dalle cave del tavolato vulcanico del monte Lauro si riforniva gran parte della Sicilia e i maestri intagliatori realizzavano qualsiasi elemento architettonico come architravi, cantonali, bugnati.

Cosa vedere a Buccheri